MeetupChieti
La convocazione è per le 10.00 del mattino.
I consiglieri arrivano alla spicciolata, appare già il primo consigliere che fuma, passeggiando tranquillamente per i corridoi.
I vigili sono appena arrivati, lo guardano ma lo ignorano, come al solito.
Ma le multe per il divieto di fumo volete farle o no?? Esiste o no il divieto???
Il vigile stesso appoggia un pacchetto di sigarette sulla scrivania dell'atrio... speriamo che non se ne accenda una anche lui!!!
Non capisco se interpretare questa consuetudine come “tolleranza” oppure come mancato rispetto delle regole e delle leggi...
ore 10.20: la sala consiliare comincia, piano piano, a riempirsi.
Ore 10.26: Suona la campanella. Arriva il caffè... la campanella suona ancora...
Ore 10.30: Appello: 32 consiglieri presenti, più alcuni rappresentanti della giunta nei “tavoli alti” (assessori, segretari, ecc.)
Si comincia già con una votazione, rimasta sospesa nella precedente seduta di venerdì. Nella confusione un consigliere chiede ad un altro, ad alta voce, “Cosa abbiamo deciso? Astenuti?”
Non riesco a sentire il numero dei favorevoli per il troppo chiasso, comunque capisco che la delibera votata è stata approvata. Si vota anche per l'immediata eseguibilità: votazione accolta, 22 favorevoli.
Ore 10.35: Arriva il Sindaco.
Il consigliere Bucci chiede di intervenire “per fatto grave”, e parla dell' “invasione” dei topi su Corso Marrucino. Chiede di intervenire sollecitamente su questo grave problema di salute e di decoro. Poi chiede una “pregiudiziale” sul punto relativo alla Teateservizi, chiedendo l'intervento di un rappresentante del collegio sindacale. Interviene l'assessore Marino per spiegare il bilancio della Teateservizi.
Il vociare è costante e riesco a malapena a sentire...
Si parla della società, di come è stata amministrata in questi cinque mesi di attività, delle voci di bilancio e degli obiettivi raggiunti e da raggiungere ancora. Si parla delle “tre E”, Efficacia, Efficienza ed Economicità, ed il presidente della società interviene descrivendo dettagliatamente l'argomento.
Ore 10.45: In aula sono presenti 18 consiglieri. Alcuni chiacchierano tra loro, qualcuno legge il giornale, altri entrano ed escono in un viavai quasi costante.
La puzza di fumo è leggera, ma sempre presente.
Ore 10.47: Uno dei vigili sta fumando nell'antibagno, gli si aggiunge subito anche uno spettatore. La porta dell'antibagno è, naturalmente, aperta. Il fumo rientra “tranquillamente” nell'atrio e nella sala...
Il presidente della Teateservizi continua a parlare, ma non sento niente perchè un “accrocco” di consiglieri è vicino a me, nei pressi della transenna divisoria, a parlare con uno del pubblico. Ora i consiglieri presenti in aula sono 15.
Ore 10.51: finalmente arriva il primo richiamo per il chiasso... I consiglieri vicino a me si spostano poco più in là, vanno a parlare nell'atrio.
Ore 10.55: i fumatori si alternano nell'antibagno, ovviamente sempre con la porta aperta. Ma non sarebbe meglio costruire lì una sala fumatori, con gli appositi aspiratori? La finestra è aperta, ma il fumo rientra lo stesso, anzi, di più!
Si parla dei lavoratori della Teateservizi, degli interinali, dei contratti di servizio.
La puzza di fumo aumenta in maniera esponenziale. Di media ci sono almeno due o tre persone per volta, nell'antibagno, con la porta sempre aperta. Di solito si fuma tranquillamente anche nel corridoio che costeggia la sala consiliare, non aperto al pubblico.
Ore 11.00: sono presenti in aula 17 consiglieri.
Si parla delle imposte e tasse della società, e si discute molto su questo punto, ma ci si sofferma molto anche sui lavoratori, sui contratti a tempo determinato, sulle assunzioni degli interinali. Il vociare è sempre costante, nonostante l'aula sia semivuota. Qualcuno parla con il suo vicino, qualcuno legge, qualcuno parla al telefono. Qualcuno ascolta.
Si parla della manutenzione del Cimitero, affidata alla Teateservizi, e si dichiara che ci sono soltanto 6 persone per coprire una estensione di 18 ettari.
Fa caldo, sembra che i condizionatori non siano accesi. Le finestre sono bloccate, per evitare dispersione con l'aria condizionata. E' aperta solo la solita finestra del'antibagno e quella in fondo al corridoio di ingresso.
Comincio a sentirmi male, tra il caldo e la puzza di fumo. Non ho nemmeno la forza di far valere il mio diritto di poter ascoltare il consiglio comunale senza essere intossicata dal fumo passivo. Se è il vigile stesso a fumare, a chi mi rivolgo??
Si parla ora della gestione del Palatricalle, e dei soldi usati per la sua ristrutturazione.
Riesco a malapena a sentire...
Finalmente il presidente del consiglio comunale chiede ai vigili di intervenire per il chiasso nell'atrio. Cinque minuti dopo tutto torna come prima...
La discussione si protrae con gli interventi di altri consiglieri. Si parla ancora degli interinali. Si accende il dibattito sulla “vecchia” e la “nuova” amministrazione, e sulla formazione della società.
Ore 11.45: il vigile va nell'antibagno a fumare un'altra sigaretta, con lui c'è anche un consigliere. La porta è sempre aperta.
Ore 12.00: presenti 14 consiglieri.
Il consigliere Bucci introduce l'argomento della corte dei conti, ed accusa la politica di fare troppe “chiacchiere”. Chiede di proporre una seduta sugli impianti fotovoltaici, per esempio, e di dare alla politica una forma più vicina ai cittadini. Chiede di nuovo di poter ascoltare un rappresentante sindacale per la Teateservizi. Sostiene che dopo la pausa estiva ci sarà un momento di verifica della politica cittadina, e teme per i debiti fuori bilancio. Interviene in risposta il presidente del consiglio comunale, esprimendo il suo rammarico sulle polemiche insorte sulla Teateservizi.
Ore 12.25: il caldo è quasi insopportabile, la puzza di fumo anche.
Dopo il suo intervento anche il presidente Raimondi esce a fumare. Dove andrà? In corridoio? Nell'antibagno?... Lo vedo passare attraverso il corridoio, con la sigaretta spenta. Speriamo che almeno lui dia il buon esempio.
Mentre lui va via, un consigliere invece attraversa tranquillamente il corridoio con la sigaretta accesa. E' sempre il solito, ormai lo vedo ogni volta che assisto ad un consiglio, e sempre in quel corridoio.
Sono stanca di respirare il loro fumo passivo. Possibile che una legge dello stato venga così palesemente ignorata? Possibile che nessuno faccia o dica niente? Possibile che non si facciano le dovute sanzioni? Ne basterebbe soltanto una di esempio, secondo me, a far capire a queste persone che le leggi vanno rispettate...
Invece l'andazzo di questa città è notoriamente quello di dormire sonni tranquilli, a prescindere da quello che succede intorno. Non si vede, o si fa finta di non vedere....
Solo una sciocca come me viene il 4 di agosto ad ascoltare il consiglio comunale, ad intossicarsi il fisico e la morale per un dovere civico che sente proprio, ma che davvero comincia a pesare.
Cittadini di Chieti, venite a vedere voi stessi cosa succede nei consigli comunali, come lavorano coloro che abbiamo votato. Chiedete loro cosa stanno facendo per voi e per la città. Loro vengono pagati per questo, prendono il “gettone di presenza” ogni volta che c'è un consiglio, e ogni volta che il consiglio viene rimandato alla seduta successiva per mancanza di numero legale. Venite a chiedergli quanto guadagnano per stare lì seduti. Guardate la differenza tra i consiglieri che prendono davvero a cuore il proprio lavoro, intervenendo con costanza e con attenzione in ogni occasione, e coloro che invece sono sì presenti, ma solo a “scaldare la sedia”.
Chiedete a quelli che fumano se sono a conoscenza che esiste una legge dello stato che vieta il fumo nei luoghi aperti al pubblico, e se sono “disposti” a rispettarla. Chiedetegli se sanno che possono nuocere, o semplicemente dar fastidio, a chi non fuma. Chiedetegli anche se sanno che fumare vicino ad una porta o una finestra aperta non equivale a fumare “fuori”, e che il fumo irrimediabilmente si propaga all'interno.
Questo è il Consiglio Comunale, questo accade nel Comune di Chieti.
M.M.
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