MM
Scritto da Roberto Di Monte, 23-02-2010
Il secondo incontro del direttivo di Chietiscalo.it con i candidati a Sindaco della città di Chieti si svolge nella sala della Pasticceria Veronese a Chieti Scalo. Questa volta è il turno dell’avv.Umberto Di Primio, candidato del Centro Destra e si parla naturalmente del documento “le nove richieste di chietiscalo.it ai candidati a Sindaco di Chieti” ma anche di altro. Si vede che ha studiato bene la sua parte è preparato, parla con grande serietà ma non disdegna qualche battuta simpatica che lascia trasparire un aspetto più umano dietro la scorza di uomo tutto d’un pezzo.
Umberto Di Primio parla a ruota libera per oltre 90 minuti di ciò che è oggi Chieti ma anche di tutto ciò che vorrebbe per Chieti una volta eletto Sindaco. Porta con se una copia del suo programma che verrà presentato ufficialmente sabato prossimo e discute dei nove punti proposti da chietiscalo.it trovandone alcuni simili a quelli presenti nel suo programma. Sembrerebbe una specie di clonazione, dice col sorriso sulle labbra (sarebbe solo da capire chi ha clonato, visto che il suo programma non è stato ancora presentato mentre il nostro “Papello” sì) se non fosse che i punti pensati da chietiscalo.it non sono riferibili ad alcuna parte politica, essendo stati elaborati dai suggerimenti di tanti lettori del network. Per questo sembra quasi che anche il programma del Centro Destra, ronde a parte, sia ideologicamente trasversale. Il programma che intende presentare alla città è composto di 11 punti, di cui 10 già scritti ed uno a disposizione dei cittadini che potranno dare il loro contributo con le loro idee. La parte di programma già scritta è stata elaborata con il contributo di tutte le forze del Centro Destra che sostengono Di Primio e sottolinea con forza che “il programma non va imposto ma condiviso”.
Come vorrà impostare la propria campagna elettorale? 

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MM
Scritto da Roberto Di Monte, 21-02-2010
Puntuale come un orologio svizzero, accompagnato da suo figlio Vincenzo, l’Ing.Giustino Angeloni si presenta all’incontro con il Direttivo dell’Associazione Culturale Chietiscalo.it presso l’Enoteca Il Trionfo di Bacco a Chieti Scalo per un confronto sul documento “le nove richieste di chietiscalo.it ai candidati a Sindaco di Chieti. La sciarpa neroverde al collo è il simbolo che Angeloni porta gelosamente con se e che lascia trasparire la fierezza di essere stato il Presidente della Chieti Calcio. Parla di Chieti con grande orgoglio, ma nello stesso tempo le sue parole non celano l’enorme dispiacere per cosa sia diventata la città oggi. Questo è il principale motivo che lo ha spinto a concorrere per la poltrona di Sindaco alla prossima tornata elettorale, la voglia di mettersi al servizio della collettività per ridare dignità alla città ed ai cittadini. Giustino Angeloni, ingegnere chimico, vive adesso a Chieti, dove è tornato dopo anni di permanenze nel Nord Italia, dove ha ricoperto cariche di grande responsabilità in seno ad imprese di grande importanza nel panorama nazionale e non solo. Grande esperienza, voglia di fare ed amore per Chieti sono al servizio della città.
Un particolare, l’amore per Chieti traspare anche dal nome che ha dato alla propria società: Theate Consult.
Uomo pragmatico con notevole capacità dialettica, riesce ad affascinare con il suo fare alla mano, di chi sa quello che dice nella piena convinzione di sapere quello che intende fare e realizzare.
La conversazione entra subito nel vivo, il documento proposto da chietiscalo.it con le nove richieste rivolte ai candidati alla poltrona di Sindaco della città di Chieti è già nelle sue mani, prelevato dal figlio Vincenzo direttamente dal sito www.chietiscalo.it.

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MM
di Paolo Miscia
Il direttivo di Chietiscalo.it è riunito intorno ai tavoli (anch’essi uniti) della vineria “Il trionfo di Bacco” per ascoltare i commenti al nostro “papello di richieste” da parte del candidato sindaco di Chieti Ingegner Giustino Angeloni. Puntuale all’appuntamento, accompagnato dal figlio Vincenzo, talmente somigliante al padre da sembrarne lo specchio (ringiovanito).
Esulo dai commenti politici, ma vi descrivo il clima leale e interattivo che da subito si è creato con quest’uomo di sessantuno anni, dalle idee politiche palesate e da un curriculum professionale da enciclopedia Treccani. Biasima le ideologie, santifica le idee, ma soprattutto è un uomo del dunque. La forte personalità e il coraggio di aver vissuto un lungo periodo della sua vita lontano dall’ambiente colloso di Chieti, gli permettono di svincolarsi dalle logiche non sempre chiare dei partiti. Siamo stati insieme oltre un’ora e non ho mai sentito un’offesa verso i suoi concorrenti, anzi ho ascoltato lodi personali appaiate però a motivate critiche politiche: “Francesco ha doti umane ma non manageriali, che l’hanno portato a commettere tanti errori politici”, oppure “Di Primio è giovane, ma poco coerente, brindava il 03/02/1993 all’arresto dell’allora sindaco Andrea Buracchio e adesso si presentano alleati!”

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MM
LOGOQuesta mattina ho letto sul giornale dello scontro tra il Sindaco uscente, Francesco Ricci ed il Senatore del Pdl Di Stefano, sul possesso della Teatinità.
Vorrei dire solo due parole.
La Teatinità non dipende dalla residenza o dal domicilio, la Teatinità una persona o la possiede o non la possiede.
Non ci sono mezze misure.
La Teatinità è quell’aspetto di una persona che le fa amare questa città, la Teatinità è la caratteristica di un amministratore nel risolvere i problemi di questa città!
Si gioca troppo, a mio avviso, su questa cosa.
Chi non è di Chieti, chi non fa niente per Chieti, chi parla e basta, non si può considerare Teatino, non sarà mai Teatino.
Teatinità significa affrontare questa città in tutte le sue sfaccettature, descrivere la realtà del luogo, significa avere un attaccamento a questa città.
La Teatinità ce l’hai dentro, ci nasci….non è cosa che si può acquisire!
Vittorio Ramundi
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MM
Chietiscalo.it chiede un impegno solenne ai candidati a Sindaco:
L’associazione culturale Chietiscalo.it è un libro indipendente e aperto che raccoglie le idee, i commenti, le lamentele e le iniziative di oltre seimila lettori ogni mese. I programmi elettorali sono dei bellissimi contenitori di sogni, realizzabili, ma comunque sogni, che a volte restano tali per molti cittadini. Il nostro contributo di idee finora è stato un fattore determinante per migliorare l’efficienza della macchina amministrativa; ma la città ha ancora bisogno di tanto per essere vivibile. Ci sono problemi che non saltano all’occhio di chi ci governa. Noi di Chietiscalo.it siamo diventati i loro occhi e per questo continuiamo a portare alla loro attenzione le nostre indicazioni.
Ecco le nove richieste che rivolgiamo
ai candidati a sindaco della città di Chieti
Invitiamo i candidati seriamente responsabili a sottoscrivere pubblicamente il loro impegno a esaudire questo elenco di sogni.
Noi saremo pronti a verificare che le promesse diventino fatti concreti.
Questo è il nostro impegno.



Il documento sottoscrivibile è scaricabile qui di seguito:




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MM
"Da oggi" la demolizione sarà controllata e verranno usati tutti gli accorgimenti per tutelare gli abitanti dalle polveri e dall'amianto. Queste le parole dell'Assessore De Cesare, che si è interessato, interpellato dalle associazioni e dai cittadini firmatari dell'esposto Burgo, delle problematiche relative all'impatto ambientale ed urbanistico del progetto In.Te. Progetto ancora campato in aria, visti gli innumerevoli punti interrogativi che insistono sia sulle imprese coinvolte nel progetto stesso, sia sugli impianti che saranno effettivamente realizzati sull'area. L'Accordo di programma cambia volta per volta, si modifica e si modella sulla base delle esigenze che man mano saltano fuori.
Prima esigenza quella di ricollocare i lavoratori della ex-Cartiera, che però vengono utilizzati come "scusa" per proporre impianti di dubbia utilità ed incerto impatto ambientale.
Con l'"arma" degli operai si mettono cittadini, lavoratori e ambientalisti l'uno contro l'altro, strumentalizzando la "questione Burgo" dall'una o dall'altra parte a seconda delle esigenze dei "capoccioni". Tutto è in mano ai privati, allo studio di ingegneria che propone il progetto stesso. A loro la scelta di quale tipo di insediamento proporre.
All'urbanistica il compito di verificare se verranno rispettate tutte le "regole" comunali, sempre compatibilmente con le direttive della legge regionale. Legge regionale che, tutelando i lavoratori e vincolando l'area a rimanere "produttiva", di fatto contrasta con le esigenze effettive del territorio, ormai in pieno centro urbanizzato, fortemente inquinato dai vecchi insediamenti, che certo non avrebbe bisogno di ulteriori fonti di inquinamento.
Regione contro Comune, lavoratori contro cittadini, politici che "usano" l'arma Burgo per fini elettorali. E gli abitanti della zona? E le scuole, i bambini, le famiglie che abitano nei dintorni? Loro non contano niente, a quanto pare. Le decisioni sulla loro salute e sul loro quartiere non spettano a loro. Loro possono solo stare a guardare, e sperare che veramente tutto venga fatto "in regola".
Il Comitato spontaneo nato per la paura scaturita dalla immensa quantità di amianto presente in Cartiera si è fatto portavoce di quei cittadini, nel timore che gli interessi economici potessero sovrastare la logica tutela della salute. L'amianto è un pericolo subdolo, gli effetti di una seppur minima esposizione si avvertono dopo anni dall'esposizione stessa. Quindi chi potrà risalire alla causa-effetto se qualcosa dovesse "uscire" da quel cantiere? Vista la confusione generata sul progetto i dubbi sono legittimi. I cittadini hanno allora chiesto alle autorità documentazione e controlli, per poter vedere con i propri occhi se effettivamente tutto fosse realizzato nel rispetto delle norme. Le demolizioni vanno avanti, mentre le "carte" ancora non si vedono. I controlli sollecitati dal comitato finalmente ci sono stati, sotto pressioni politiche e non effettuate sugli enti che sono per legge deputati a farlo: ASL e ARTA. Ma l'Arta non si muove se non è la ASL a richiederlo. L'Urbanistica e il Comune "non hanno titolo" di intervenire, a quanto loro stessi dicono. L'Assessore De Cesare si è comunque mosso a favore dei cittadini e ha cercato di sopperire alle mancanze burocratiche. Si è messo in prima fila nella opposizione al paventato impianto di pirolisi (incenerimento? impianto di trattamento rifiuti? Impianto di recupero energetico da biomasse? Ci siamo già espressi su questo punto...), ma questo non basta. 
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