MM
Fonte: http://amiantocasale.blogspot.com/2009/11/torino-si-parla-damianto.html
Torino ospita, dal 6 all'8 novembre, la seconda conferenza nazionale sull'amianto, dal titolo "Amianto e giustizia".
Questo avviene a poco più di un mese dall'inizio, al tribunale di Torino, del più importante processo mai celebrato in Europa per casi di morte e malattie professionali causate dall'esposizione all'amianto.
Secondo gli organizzatori della conferenza "Servono, prima di tutto, le bonifiche ambientali, in sicurezza, prive di rischio per gli abitanti e i lavoratori".
Torino è lontana, ma l'amianto no...
L'esposto per lo smaltimento dell'amianto alla Ex-Burgo ha fatto parlare i giornali per qualche giorno, ma nonostante l'incontro dei cittadini firmatari con il Sindaco, avvenuto qualche giorno fa, a oggi tutto tace. Vogliamo dare al Sindaco il tempo per attivarsi, ma nel frattempo l'amianto viene smaltito e noi vogliamo delle risposte.
Era perfettamente a conoscenza del "problema amianto" ma ci ha rassicurato che tutto sta avvenendo "secondo legge". Ha scongiurato assolutamente l'ipotesi di approvare una eventuale demolizione con esplosivo della Ex-Burgo, evento che sarebbe sicuramente pericoloso anche a bonifica avvenuta.
Al Sindaco è stato chiesto di verificare se si è avviato il monitoraggio ambientale previsto dal DM 06.09.94 (Le norme relative agli strumenti necessari ai rilevamenti e alle analisi del rivestimento degli edifici, nonchè alla pianificazione e alla programmazione delle attività di rimozione e di fissaggio e le procedure da seguire nei diversi processi lavorativi di rimozione previste dall'art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, nonchè le normative e metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi compresi quelli per rendere innocuo l'amianto, previste all'art. 6, comma 3, della legge medesima sono riportate nell'allegato al presente decreto: Normative e metodologie tecniche per la valutazione del rischio, il controllo, la manutenzione e la bonifica di materiali contenenti amianto presenti nelle strutture edilizie).
Al punto 11 del Decreto viene specificato:
11) Monitoraggio ambientale
Durante l'intervento di bonifica dovrà essere garantito a carico del committente dei
lavori un monitoraggio ambientale delle fibre aerodisperse nelle aree circostanti il
cantiere di bonifica al fine di individuare tempestivamente un'eventuale diffusione di
fibre di amianto nelle aree incontaminate.
Il monitoraggio deve essere eseguito quotidianamente dall'inizio delle operazioni di
disturbo dell'amianto fino alle pulizie finali. Devono essere controllate in particolare:
- le zone incontaminate in prossimità delle barriere di confinamento;
- l'uscita del tunnel di decontaminazione o il locale incontaminato dello spogliatoio.
Campionamenti sporadici vanno effettuati all'uscita degli estrattori, all'interno
dell'area di lavoro e durante la movimentazione dei rifiuti.
I risultati devono essere noti in tempo reale o, al massimo, entro le 24 ore
successive.

Dove sono i risultati di questi monitoraggi? Cosa stanno facendo all'interno del cantiere? Quando è prevista la demolizione? Come verrà effettuata?
Dalla stampa Merlino aveva dichiarato che avrebbe presentato il suo progetto di demolizione, e che se non fosse stato approvato avrebbe spostato la costruzione del suo progetto in altro luogo. Ho già espresso in altro articolo le mie perplessità su questa dichiarazione. Ora, però, tutto è tornato a tacere, e in questo silenzio assordante la paura torna a salire. "Tempi tecnici" e burocrazia fanno paura anche più dello stesso amianto, come paventato anche da Di Monte nel suo articolo.
Nel frattempo che le carte girano, l'amianto vola...
La situazione di inquinamento a Chieti Scalo è già tragica sotto tanti punti di vista, un abbattimento sconsiderato di una fabbrica piena di amianto qual'è la Ex-Burgo sarebbe soltanto la ciliegina sulla torta. Ma noi questa ciliegina non la vogliamo.
Al Sindaco chiediamo di muoversi, di farsi portavoce dei suoi cittadini, come rappresentante e responsabile della salute di tutti noi.
Alla Asl chiediamo di fare le opportune verifiche di sicurezza e di commissionare i controlli sul territorio, a prescindere da quelli che le ditte stesse di smaltimento devono effettuare.
I cittadini hanno diritto di essere tutelati da questo pericoloso materiale, che in fase di smaltimento e movimentazione può diventare, se non trattato con tutti gli accorgimenti del caso, un pericoloso killer.
Il tumore indotto dall'inalazione d'amianto, il mesotelioma, ha un tempo di latenza di circa 30 anni. Tra tutti questi anni chissà chi ancora si ricorderà della Ex-Burgo...
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