Ma®aM
Mi definisco una ambientalista, nel senso che sono molto sensibile ai problemi del nostro territorio. Mi fanno ridere coloro che sostengono “l'ambientalismo non mi interessa”, reputando una qualsivoglia idea di “badare a cose più concrete”. Cosa c'è di più concreto del luogo in cui viviamo? L'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo, il cibo che mangiamo non sono “ambiente”?
Gli ambientalisti sono classificati “di sinistra”, senza capire che l'ambiente non è né di destra né di sinistra, né di nessun partito politico. Le persone dovrebbero capire che fare la raccolta differenziata, per esempio, non è una “scocciatura” dovuta ad un obbligo imposto dal proprio comune, ma un dovere civico e morale verso noi stessi e verso i nostri figli, che abiteranno questi luoghi dopo di noi. Gli scandali dell'immondizia, dell'acqua inquinata, delle discariche tossiche dimostrano al di fuori di ogni dubbio che esiste una ignoranza generalizzata su questi temi, alimentata da interessi economici che calpestano ogni logica. E' infatti logico che se nascondiamo i nostri rifiuti interrandoli indiscriminatamente qua e là, quelle sostanze andranno prima o poi a finire nell'acqua che beviamo e nel cibo che mangiamo. Non capisco come facciano a dormire la notte i responsabili di questi scempi, o anche solo coloro che hanno visto ma hanno taciuto.
Il nostro paese è pieno di “scandali”, e la nostra regione ne ha purtroppo dei grandi esempi. Alcuni dei reati ipotizzati nello scandalo della discarica di Bussi, ad esempio, si prescriveranno già nel prossimo anno. Come si può prescrivere un reato di tale portata? L'inquinamento del polo chimico risale a decenni fa, ma ciò non toglie importanza al problema, né la speranza in una soluzione adeguata. La mole del problema non giustifica la lentezza nelle soluzioni; quelle immense discariche tossiche sono ancora lì e continuano ad avvelenarci. Cosa stiamo aspettando?
Ci sono i tempi della giustizia.... i tempi della burocrazia.... ma nel frattempo cosa si sta facendo?
Soltanto gli “ambientalisti” si pongono il problema, lottano per le popolazioni coinvolte, studiano pagine e pagine di documenti per proporre soluzioni concrete al disastro che di dipana piano piano sotto i loro occhi. Hanno fatto un ottimo lavoro per il disastro dell'acqua inquinata ed hanno ottenuto la soddisfazione di veder indagati i presunti responsabili di quello scempio. E ora?
Non c'è pace per loro, di emergenze ambientali è pieno il mondo, e tutti i giorni basta girarci intorno, o solo respirare per renderci conto di quanto noi umani stiamo avvelenando noi stessi e il nostro mondo. E' vero, la cosiddetta civiltà non può purtroppo fare a meno di inquinare, ma la nostra coscienza ci può benissimo guidare verso alternative possibili, verso soluzioni che almeno danneggino il meno possibile il nostro territorio. Si parla tanto di inceneritori che dovrebbero risolvere il problema dei rifiuti, per esempio, ma nessuno si è mai chiesto dove vanno a finire quelle sostanze tossiche che andremo a bruciare? “Nulla si crea e nulla si distrugge: tutto si trasforma” si studiava a scuola.... Ora nelle scuole cosa si studia? I nostri ragazzi cosa imparano? Imparano forse a risparmiare l'uso della carta, o a gettarla nei contenitori della raccolta differenziata? Sfido chiunque abbia un figlio adolescente a dirmi dove suo figlio getta l'immondizia...
Gli ambientalisti servono, anche per coloro ai quali “non interessa”...
L'ambiente è la nostra casa, il nostro giardino, la nostra città, la nostra vita!
M.M.
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1 Response
  1. vitt84 Says:

    il tema dell'ambiente è importantissimo; solo che molti problemi vengono taciuti o fatti passare come "cosucce"...alla gente purtroppo se non la tocchi di persona se ne frega...questo è il reale problema, però la gente non capisce che è stata gia toccata di persona!


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