MM
Scritto da Roberto Di Monte, 18-12-2009

Esposto depositato il 14.10.2009, la ASL entra in azione il 7.12.2009, dopo quasi due mesi dall’inizio delle operazioni di bonifica e messa in sicurezza dell’area Ex Burgo, alla fine di una delle fasi della lavorazione e va a controllare gli esiti dei monitoraggi effettuati dalla stessa ditta che sta effettuando la bonifica. (in pratica la ditta si controlla da sola)

Quella che potete leggere qui di seguito è la tranquilla risposta della ASL alle nostre preoccupazioni, stanno bonificando dall’amianto il sito dell’ex Burgo e le analisi effettuate dalla stessa ditta che sta effettuando le operazioni di bonifica “hanno dimostrato il non superamento dei valori di concentrazione delle fibre aerodisperse nell’ambiente circostante.”

Attenzione, le fibre non hanno superato i valori (ma quali sono questi valori?) ma sono comunque andate nell’ambiente. E pensare che le analisi si riferiscono alle operazioni di bonifica del solo amianto compatto, relativamente poco pericoloso, ma oggi che stanno trattando quello friabile, altamente pericoloso, quante particelle finiranno o sono già finite nell’aria e capiterà di dover respirare?

Siamo ancora entro i parametri o se abbiamo respirato amianto lo sapremo solo alla fine dei lavori?

E poi, quali sono questi parametri? Sarei curioso di vedere lo scostamento del risultato dei monitoraggi con ciò che prevede la Legge.

Anche se sono convinto che la ditta stia operando correttamente usando tutti i sistemi idonei per una buona attività di prevenzione, io starei molto più tranquillo se la ASL fosse più presente sul cantiere e soprattutto se effettuasse una serie di controanalisi pubblicizzando i dati rilevati.

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