Il porta a porta dei nonni
Anche la città di Chieti promuove la realizzazione della manifestazione “Se non ora quando?” aderendo all’appello lanciato a tutti i cittadini italiani “da donne di diverse convinzioni politiche e di varia provenienza professionale”, per chiedere una mobilitazione nazionale in difesa della uguaglianza, della dignità e del rispetto delle donne e degli uomini.
Di fronte alla mortificazione della persona, alla narcotizzazione delle coscienze, all’individualismo sfrenato, alla corruzione e delegittimazione delle Istituzioni, l’unica risposta è “INDIGNIAMOCI” e traduciamo lo sdegno in impegno concreto in nome della fedeltà alla Costituzione della Repubblica italiana e per l’applicazione dell’articolo 54: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”.
Domenica 13 febbraio a Chieti il raduno è in Piazza G.B. Vico alle ore 10.30: si formerà il corteo che attraverserà le vie del Centro Storico, corso Marrucino, via C. De Lollis, piazza Matteotti, via Arniense, quindi corso Marrucino per raggiungere di nuovo piazza G.B. Vico.
Al termine del corteo la manifestazione prevede momenti di letture e di riflessioni con l’intervento di giovani e di adulti.
Parteciperà Giulio Lucchetta, docente dell’Università “G. d’Annunzio”.
Per maggiori informazioni è possibile scrivere via e-mail all’indirizzo senonoraquandochieti@gmail.com.
"Se non ora, quando?" Mobilitazione nazionale delle donne italiane domenica 13 febbraio 2011
Partecipazione manifestazione "Se non ora quando?" Giovani PD IDV
Coltivazioni petrolifere e salute umana
Il Parco della Costa Teatina
al centro commerciale Iper Coop di San Giovanni Teatino una colletta
alimentare per gli ospiti a quattro zampe di cui si prende cura ogni
giorno.
Noi della Theriakà – associazione animalista teate, come sempre in prima
linea per i diritti degli animali. Abbiamo portato alle volontarie il
nostro contributo: Garze, acqua ossigenata, cibo umido e secco, ciotole,
coperte, scope e prodotti per la pulizia.
Il commento di Alma (volontaria del canile è stato.)
“STANCHI MA FELICI...TANTA PAPPA, MEDICINE E COPERTINE! GRAZIE A
GIANFRANCO, ANETA, PATRIZIA, ANTONELLA, ANNA, ANDREA, MATTEO, GIULIO, LE
RAGAZZE DÌ CHIETI E TUTTI TUTTI TUTTI QUELLI CHE CI HANNO DATO UNA ZAMPA!
VI ABBIAMO già SALUTATI E RINGRAZIATI TUTTI PERSONALMENTE E LO FAREMO UNO
PER UNO ANCHE QUI...SIETE STATI TANTISSIMI...GRANDISSIMI!!”
Vogliamo ricordare la campagna sociale che la Theriakà sta portando avanti
:“Non comprare animali, adottali dai rifugi”.
Noi tutti sanno che dietro la tratta dei cuccioli dall’Est Europa c’è un
grandissimo business ma c’è un altro business ancora più spregevole:
quello dei canili lager.
Noi della Theriakà vi invitiamo a visitare il nostro sito www.theriaka.org
e dare un’occhiata alla sezione “le nostre iniziative”. Lì potete trovare
tutte le info su dove poter adottare cani e gatti, sulle nuove leggi in
vigore sulla tutela degli animali e tanto altro ancora.
Antonella Riccardo
“Non pietà, ma giustizia è dovuta all'animale”
La Theriakà sempre in aiuto degli animali e di chi se ne pr ende cura.
Per questa ragione non esiste luogo in cui vive l’uomo dove non vi sia presente la mosca, e non esiste sostanza o essere vivente, animale o vegetale che sia, che non entri in contatto con questo insetto.
Proprio per il continuo movimento rapido e instancabile in cerca di cibo e siti ove depositare le uova, la mosca è uno degli insetti più contaminanti di alimenti e pericolosi per diffusione di malattie epidemiche come colera, peste, lebbra, tifo ecc.
Anche quest’anno, con l’approssimarsi dell’arrivo di aria più mite, si sta verificando il fenomeno di infestazione di mosche e insetti vari.
Sono bastate poche ore di sole e la temperatura gradevole per far tornare alla ribalta nel quartiere di Santa Filomena, il problema delle mosche e di altri insetti infestanti come le zanzare.
La situazione igienico sanitaria del quartiere sta raggiungendo livelli preoccupanti e di emergenza sanitaria oltre che di grave disagio; i cittadini e i titolari di attività commerciali si trovano in uno stato di impotenza contro un problema che sta minacciando la normale vita quotidiana e la salute dell’uomo.
Si sollecita l’intervento tempestivo e preventivo dei soggetti pubblici in modo da scongiurare lo sviluppo di focolai di infestazione massiva la cui eliminazione è possibile solo in tempi lunghi e con aggravio di costi.
Si ritiene pertanto di prioritaria importanza individuare i siti di potenziale sviluppo di focolai esistenti sul territorio del quartiere di Santa Filomena, da sottoporre ad interventi di bonifica ambientale seguiti da periodici trattamenti mirati nel corso dell’intero anno; oltre all’eliminazione di altre possibili cause non ultimo il transito oramai continuo di autocarri carichi di rifiuti che percorrono le vie del quartiere per recarsi al vicino centro di Trattamento Meccanico Biologico ubicato in località Casoni.
Si coglie l’occasione per segnalare che i privati cittadini stanno cercando di combattere questo grave problema con mezzi e azioni limitate alle loro proprietà che chiaramente non stanno dando i risultati sperati.
Mario Di Fabrizio
Un quartiere infestato da mosche
Domenica 13 febbraio, in tutto il Paese, si svolgeranno manifestazioni di donne e uomini convinti che i veri valori della nostra società non sono quelli che vengono fuori dalle squallide vicende che si consumano, oramai da troppo tempo, ad (H)ar(d)core, residenza privata del Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi. Di ciò che accadeva in tante serate nel corso delle quali venivano ospitate, in cambio di denaro, ragazze disposte a tutto, si sa molto perché dalle intercettazioni che sono state disposte dalla magistratura sono venute fuori vicende che, se fossero confermate dai processi che dovranno essere fatti, ci consegneranno situazioni non degne di un paese occidentale ma di altri paesi che, per cultura , hanno i sultani che si circondano di ragazze che, chissà per quali motivi, in Italia si continuano a chiamare “escort” quando la loro più corretta definizione è quella di prostitute, puttane.
Molte associazioni, partiti, sindacati, organizzazioni di tutti i tipi, hanno deciso di promuovere manifestazioni all’insegna dello slogan “se non ora, quando?” chiarendo in termini assai precisi che, in queste manifestazioni, che hanno l’ambizione di essere inclusive e non di parte, non ci debbono stare, giustamente almeno anche a mio parere, simboli e sigle di partiti, sindacati, associazioni varie o anche colori, con riferimento a quello viola che negli ultimi tempi si è caratterizzato come colore della protesta.
A Chieti, al contrario di tutta Italia, la manifestazione è stata indetta da partiti, sindacati ed altre associazioni ed io mi chiedo a chi è venuta questa brillante idea.
Ma ci si rende conto che così facendo si fa una cosa sbagliata? O prevale sempre questa maledetta voglia di protagonismo che produrrà l’esatto contrario degli obiettivi voluti da chi, nazionalmente, ha organizzato questa giornata?
Se si aderisce ad una iniziativa proposta nazionalmente, si deve tenere conto anche delle indicazioni che i promotori danno. E se hanno detto di non volere simboli e sigle di partiti ecc .perché a Chieti si è voluto fare una cosa diversa? Siamo forse più bravi ed impegnati di chi vive in altre città?
Quando la smetteremo di farci del male da soli?
Io invito coloro che hanno stilato il comunicato a togliere la loro firma. Se non lo si farà, vuol dire che si punta ad altro, ad escludere e non a includere, e a fare, lo ripeto, dell’inutile protagonismo.
Giustino Zulli
Chieti, 08 feb. 2011
Ma perché farsi del male da soli?
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