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Parlando della raccolta porta a porta con un utente alle prese con questo “nuovo” metodo di raccolta, è saltato fuori un amarcord dei tempi andati, quando lo spazzino passava col fischietto e le nonne scendevano a portare il loro fagotto, spesso incartato da carta di giornale.

Le proteste dei condomini sono per lo più legate alla difficoltà del reperimento di spazi adeguati per i bidoni o per la scelta di chi si occupi della gestione degli stessi.

“Io non getto l'immondizia di quello lì”, “io non ce la faccio a trascinare quei bidoni”, “i portoni si riempiono di immondizia nauseabonda” insieme al timore delle famigerate multe per gli inadempienti o per gli errori di conferimento: “e io dovrei pagare la multa per gli altri?”.

Nella vicina Pescara i bidoni sono solo familiari, ma la difficoltà nei grandi condomini di sistemare, nel giorno di raccolta, tutti quei bidoncini in fila può essere grande. D'altra parte vedere questi bidoni condominiali occupare androni e aree esterne, accatastati un po' dove capita, spesso riempiti senza rispettare il calendario di raccolta, non è certo decoroso, né per la città né per gli stessi cittadini.

Dalle critiche che si sentono in giro si evince chiaramente che il sistema porta a porta non è stato ben capito dagli utenti. Deve essere chiaro, infatti, che i bidoni, condominiali o familiari che siano, devono essere esposti per la raccolta soltanto nei giorni prestabiliti, e non certo lasciati lì a riempirsi per giorni e giorni prima... La raccolta porta a porta s'ha da fare, su questo non c'è dubbio, e analizzare le difficoltà singole per trovare le migliori soluzioni è compito del comune e della ditta appaltata, come d'altronde stanno facendo, almeno a giudicare dai comunicati che si susseguono sull'argomento.

Ma di fronte alle segnalazioni dei cittadini mi sorge un dubbio. Sono i cittadini che non hanno capito o sono gli operatori che non rispettano gli orari? Di recente è stata segnalata sui giornali una situazione penosa, in centro, con bidoni in strada stracolmi di immondizia. Perchè quei bidoni sono così pieni e perchè stanno in strada? Siamo abituati a vedere esempi virtuosi di porta a porta con strade pulite e percentuali di differenziata di tutto rispetto, allora perchè qui non funziona? Cosa c'è che non va?

Sicuramente la situazione del centro storico è particolare, a causa delle abitazioni con spazi ristretti o addirittura senza spazi condominiali, ma allora perchè non prevedere, almeno in centro, la raccolta “dei nonni”? Non dico di usare ancora il fischietto, ma un porta a porta che sia davvero “dietro la porta” sarebbe tanto complicato da realizzare? Forse ci si impiegherebbe materialmente un po' più di tempo, ma la riuscita sarebbe sicuramente migliore, con una diretta responsabilità del singolo utente sugli eventuali errori.

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