Ma®aM


Il Capogruppo del Partito della Rifondazione Comunista al Comune di Chieti , Riccardo Di Gregorio , Presidente della Vª Commissione Cultura ha rilasciato la seguente dichiarazione.

« La politica dell’immagine dà una brutta immagine della politica!

Affrettandosi ad affiggere il proprio manifesto, un ben individuato candidato ha pensato bene di forare senza scrupolo, la facciata esterna del Palazzo Barbella di Chieti, ubicato in Largo Barbella, struttura sottoposta a vincolo da parte della Soprintenza ai Beni Culturali.
La sorpresa non è stata tanto quella di ritrovarsi l’immagine di Lello Tenaglia far capolino sulla facciata esterna dello storico edificio ma , piuttosto , quella di non capire come sia stato possibile che un simile scempio avvenisse nell’indifferenza di tutti.
Ricordo al suddetto candidato che sono già pronti gli spazi elettorali e seppure mancano ancora le comunicazioni ufficiali circa le assegnazioni da parte dell’Ufficio Elettorale del Comune, il limite sarebbe dovuto essere o la decenza o in alternativa il buon senso.
Allora mi domando: è più grave affiggere illegalmente su spazi elettorali non ancora assegnati ufficialmente o deturpare impunemente un edificio sottoposto a vincolo?
Questa mia nota vuole rendere pubblico il malcostume di alcuni, sempre i soliti, che a scapito del bene comune hanno la faccia tosta di candidarsi, ironia della sorte, proprio perché vorrebbero tutelare gli interessi di tutti.»

Approfitto di questo comunicato stampa per fare alcune riflessioni sulla campagna elettorale.
In questi giorni ho potuto notare la “corsa affannosa” allo “spot” e la frenetica ricerca di consensi dai futuri elettori. E' logico che i candidati debbano “sponsorizzarsi”, ma non è logico che lo facciano soltanto per uno scopo puramente elettorale. Sembra che alcuni vadano alla ricerca dell'argomento scottante del giorno per aumentare i propri consensi, e troppo spesso si fanno battaglie politiche, sfruttando le situazioni contingenti, senza credere davvero ai concreti contenuti di dette battaglie. Mi riferisco in particolare alle questioni ambientali, al problema dell'acqua, al Centro Oli, che stanno “entrando” a tutti gli effetti nella campagna elettorale.
Mi rivolgo pertanto ai candidati, specialmente a coloro che si sono accostati a questi problemi soltanto in questa occasione, lasciando però fuori quei rari casi di politici che si sono sempre battuti per cercare di risolvere queste emergenze.
L' “associazione delle associazioni” ambientaliste, EmergenzAmbiente Abruzzo, sta promuovendo una campagna elettorale “alternativa” che ha come candidati proprio queste emergenze ambientali. «Per "eleggerli" per le associazioni è importante che i cittadini si informino e si attivino a partire dalle proprie realtà locali, per monitorare il territorio, controllare l'operato degli amministratori eletti, valutare e proporre soluzioni alternative concrete.» Anche i candidati sono cittadini, e sono invitati ad esporre chiaramente cosa faranno, per questi problemi, una volta eletti, ma soprattutto sono inviati a non fare le solite “promesse elettorali” senza poi concretizzarle nei fatti.
L'Abruzzo vive una grave situazione di emergenza sotto molti aspetti e queste elezioni sono un traguardo importante e devono essere una speranza per un futuro migliore.



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2 Responses
  1. Anonymous Says:

    Veramente a Largo Barbella ci sono passato ieri e del prof Tenaglia c'è solo un manifesto attaccato alle persiane di una finestra. E' quello o c'era un altro che hanno già rimosso?

    mastro Gen.d'Alf.


  2. Ma®aM Says:

    Ce ne erano altri, attaccati anche sul muro. Evidentemente li hanno tolti.


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