MeetupChieti
Acqua in provincia di Pescara: l’ACA vuole riaprire il campo pozzi Vomano. 
Sono gli stessi pozzi già dichiarati inquinati e non potabili dalla Regione Abruzzo?

Il WWF ha appena letto con assoluto sconcerto le dichiarazioni dell’ACA sulla situazione della distribuzione dell’acqua nella Val Pescara che prevedono, tra i punti programmatici per la risoluzione dei problemi idrici, la riapertura del Campo Pozzi “Vomano” a Pineto.

L’ACA omette di spiegare chiaramente se si tratta dello stesso Campo Pozzi Vomano di Pineto che è stato già chiuso per INQUINAMENTO, come si evince chiaramente dalle stesse delibere della Giunta Regionale qui allegate del 2006 e del 2008.

I pozzi chiusi a cui fa riferimento la Regione Abruzzo pescavano acqua nel sub-alveo del fiume Vomano e sono risultati inquinati da pericolosi composti organo-alogenati (in parte gli stessi del campo pozzi di Castiglione a Casauria) e nitrati. Tutta l’asta del Vomano, il fiume e le aree appena a monte del campo pozzi Vomano sono pesantemente contaminate, come si può rilevare dai dati dell’ARTA.

Dichiara Dante Caserta, presidente regionale “Se si tratta degli stessi pozzi Vomano inquinati è un’ipotesi del tutto sconcertante e l’ACA e tutti gli amministratori coinvolti dovrebbero spiegare chiaramente alla popolazione lo stato della situazione e quali sono le tecnologie che si vorrebbero usare per rendere potabili queste acque. Tra l’altro l’esperienza dei filtri usati a Castiglione a Casauria si è rivelato del tutto inefficiente. E’ passato un anno dalla crisi idrica del 2007 e dalla scoperta della presenza di cancerogeni nell’acqua distribuita in tutta la Val Pescara ed è incredibile che, nonostante una enorme disponibilità di acqua pro-capite in distribuzione, vi siano ancora situazioni di carenza. Vista la grande quantità di acqua già captata, che, se applicassimo gli standard delle società di gestione europee, basterebbe quasi per l’intero Abruzzo, non si capiscono i motivi reali delle crisi che si ripresentano puntualmente. In ogni caso è del tutto evidente che !
le fonti ufficialmente inquinate siano da scartare e, ovviamente, il WWF vigilerà affinché i cittadini sappiano veramente quale acqua bevono e da quali fonti.”


In allegato le due deliberazioni della Regione Abruzzo del 2006 e del 2008 tratte dal BURA regionale

INFO: 3683188739,







PARTE I - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 03/07/2006 n° 734


GIUNTA REGIONALE
Omissis
LA GIUNTA REGIONALE
Omissis
Ad unanimità di voti espressi nelle forme di legge;
DELIBERA
1) di prorogare lo stato di emergenza idrica dichiarato con la delibera della Giunta Regionale n. 1122 dell’11.11.2005 sia a seguito dell’inquinamento delle acque emunte dall’ATO n. 4 Pescarese dal “campo pozzi di Colle S. Angelo” sito in agro del Comune di Castiglione a Casauria sia di quelle emunte dal “campo pozzi Vomano”, successivamente risultate non potabili”;
2) di autorizzare l’ATO n. 4 Pescarese, fino al 31.12.2006, fatta salva la preventiva acquisizione delle autorizzazioni sanitarie per l’utilizzazione dell’acqua ad uso potabile rilasciate dai Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione delle rispettive ASL, alla captazione di acqua nella misura massima di:
a) l/s 90 dal subalveo del fiume Pescara in località S. Martino del Comune di Chieti mediante n. 2 pozzi, la cui realizzazione è stata autorizzata con la D.G.R.A. n. 1122/05;
b) l/s 100 dalla sorgente Tirino II°, mediante n. 2 pozzi esistenti in località S. Rocco del Comune di Bussi sul Tirino;
c) l/s 90 dalla sorgente Tirino II°, mediante n. 2 pozzi sempre in località S. Rocco del Comune di Bussi sul Tirino, la cui realizzazione è stata autorizzata con la D.G.R.A. n. 1122/05;
d) l/s 400 dai potabilizzatori di San Martino di Chieti e Vomano di Montorio al Vomano, di cui l/s 200 per tutto il periodo di proroga e l/s 200 per tutto il periodo estivo;
3) di demandare alla Direzione Lavori Pubblici, Aree Urbane, Servizio Idrico Integrato, Manutenzione Programmata del Territorio – Gestione Integrata dei Bacini Idrografici – Protezione Civile – Attività di Relazione Politica con i Paesi del Mediterraneo, l’esecutività del presente provvedimento ed a ripartire, d’intesa con le ATO interessati, le portate da derivare dai potabilizzatori di “San Martino” di Chieti e “Vomano” di Montorio al Vomano;
- di notificare il presente provvedimento ai Comuni interessati dalle opere di captazione, all’ATO 4 Pescarese, all’ATO n. 5 Teramana, ai S.I.A.N. delle ASL territorialmente competenti e alla Direzione Agricoltura, Foreste e Sviluppo Rurale, Alimentazione, Caccia e Pesca – Servizio Foreste e Demanio Civico ed Armentizio della Regione Abruzzo;
4) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo.



GIUNTA REGIONALE
Omissis
LA GIUNTA REGIONALE
Visto il D.Lgs 02.02.01, n. 31 e successive modifiche ed integrazioni D.Lgs n. 27/02;
Vista la D.G.R. n. 135/04 con oggetto “Acqua destinata al consuma umano (Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 modificato ed integrato con successivo Decreto Legislativo 2 febbraio 2002, n. 27). Linee guida per i controlli, criteri generali per programmi di controllo esterni e relativa competenza delle Aziende AUSL”;
Atteso che è stata riscontrata la presenza di inquinamento in alcuni pozzi (Campo Pozzi Sant’Angelo e Castiglione a Casauria, Campo Pozzi Vomano) e che emerge la necessità di avviare un Piano di monitoraggio e controllo analitico sull’intero territorio regionale come condiviso dagli stessi Responsabili dei SIAN delle AUSL di cui all’allegato verbale della riunione svoltasi il 19.09.07 presso la Direzione Sanità;
Vista la L. R. 77/99 e ss. mm. ed integrazioni;
Dato atto del parere favorevole espresso dal Direttore Regionale della Sanità in merito alla regolarità tecnico – amministrativo ed alla legittimità del presente provvedimento;
A voti unanimi espressi nelle forme di legge
DELIBERA
per le motivazioni espresse in narrativa, che si intendono integralmente trascritte ed approvate,
1. di approvare un piano specifico di monitoraggio e di controllo delle acque destinate al consumo umano per la durata di almeno un anno dalla pubblicazione del citato atto per la ricerca delle sostanze - carbonio tetracloruro, - esacloroetano, - 1,1,1,2 tetracloroetano, - 1,1,2,2 tetracloroetano, - cis 1,2 dicloroetilene, - esaclorobutadiene, - 1,1 dicloroetilene, - cloruro di vinile, - 1,2 dicloroetano, - 1,1 dicloroetano, - trans 1,2 dicloroetilene, - 1,2 dicloropropano, - 1,1,1 tricloroetano, - diclorometano e dei microrganismi, solventi, metalli per i quali non sono fissati valori di parametro negli allegati del D.Lgs. 31/01 (e successive modifiche ed integrazioni D.Lgs. 27/02);
2. di impegnare i Responsabili dei SIAN di effettuare i prelievi dell’acqua, nei punti scelti dagli stessi responsabili, con una periodicità di almeno una volta al mese salvo diversa motivata cadenza, per consegnarli all’ARTA – Dipartimenti Provinciali ed a postulare al Direttore del Dipartimento Provinciale l’accertamento sulle sostanze, microrganismi, solventi e metalli sub 1 e gli altri che lo stesso Responsabile SIAN riterrà necessario ricercare rispetto ai punti di prelievo, in rapporto alle dislocazioni di Ditte/Industrie anche sulla base di dati di natura ambientale disponibili presso la stessa ARTA;
3. di considerare il piano di monitoraggio e di controllo sub 1 attività aggiuntiva e non sostitutiva di quella prevista dal Programma di controllo esterno, secondo i criteri generali dettati dalla Giunta regionale con Deliberazione G.R. 135/04, dovuto da ciascuna AUSL nell’ambito degli adempimenti obbligatori previsti dall’art. 8 del D.Lgs. 31/01;
4. di impegnare e responsabilizzare l’ARTA ed i Dipartimenti Provinciali della stessa Agenzia per la ricerca analitica di quanto esplicitato al punto sub 1 sull’acqua ad uso potabile, il cui riscontro deve essere portato all’attenzione del Responsabile SIAN della AUSL competente o del comprensorio competente;
5. di impegnare le AUSL (SIAN) e l’ARTA di effettuare i controlli summenzionati anche nell’ambito dell’attività di monitoraggio di almeno 24 mesi previsto per le acque superficiali designate dalla Giunta Regionale per uso umano in corso di controllo ai fini della classificazione delle stesse ai sensi del D.Lgs. 152/06;
6. di richiamare la competenza dei SIAN delle AUSL secondo le prescrizioni della Deliberazione G.R. n. 135/04 che devono procedere mensilmente a trasmettere i risultati delle analisi alla Direzione Sanità - Servizio Prevenzione Collettiva - Ufficio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione i risultati delle analisi accompagnati dal giudizio di idoneità dell’acqua e nel caso in cui emerga l’avvenuto superamento dei valori limite relazionare tempestivamente al precitato Ufficio della Direzione Sanità sui provvedimenti proposti al Sindaco con relativo esito e su quelli adottati;
7. di pubblicare integralmente il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo.

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1 Response
  1. @enio Says:

    l'acqua adesso manca solo la notte da noi a Chieti in via Majella. Quando la riattaccano fa un po schifo l'odore ma per lavare la faccia la devo usare. Da bere uso solo la minerale, ormai è quasi 2 anni.


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