MM
Nel "problema Villa Pini" c'è un altro punto di vista da considerare: quello del malato.
Ci sono persone bisognose di cure particolari ricoverate nelle strutture di Angelini, ed anche loro soffrono della situazione di disagio che ormai è sulla bocca di tutti da diversi mesi.
I dipendenti, che non hanno lo stipendio da ormai sei mesi, stanno protestando ad oltranza per il loro diritto: quello di essere pagati, dopo aver lavorato per tanto tempo senza vedere un euro. Hanno lavorato lo stesso, con grandi sacrifici, con dedizione e con umanità, specialmente verso quei malati che hanno comunque bisogno di assistenza, e che non sanno e non possono sapere delle beghe politiche ed economiche che ricadono sulla loro testa.
Comincia a scarseggiare anche il cibo, e i generi di prima necessità per questo tipo di malati: pannoloni, medicine ecc... In alcune strutture manca anche l'acqua calda...
Perchè a pagare per gli errori dei potenti devono essere sempre i più deboli?
I dipendenti e i malati: due facce dello stesso problema.
A questo si aggiunge l'impossibilità, per i parenti, di trovare una diversa soluzione per i loro congiunti; trovare un luogo alternativo, infatti, è praticamente impossibile, e "riportare a casa" i loro parenti è altrettanto complicato.
Sono persone che hanno bisogno di assistenza costante e continua, non autosufficienti, come si fa a gestirli in casa? Gli ospedali sono già congestionati, e non accolgono questo tipo di malati, se non per brevi periodi. Le strutture a pagamento, quelle che ancora ricevono i "non autosufficienti" costano fior di quattrini, rette esose che molti non possono permettersi, specie in questi tempi di crisi. E allora? Che fare?
Allora si "aspetta e spera" che le cose si risolvano, che dai grandi tavoli teste benpensanti possano trovare una soluzione giusta per tutti.
Intanto i malati aspettano, tra mille difficoltà, e i dipendenti anche... fino a quando entrambi arriveranno a non farcela più...
Alcuni dipendenti si arrangiano chiedendo prestiti, perchè le bollette, l'affitto, il cibo non possono aspettare i "comodi" di Angelini o chi per lui. Alcuni stanno perdendo la propria casa, impossibilitati a pagare le rate del mutuo.
A chi importa?
Si parla di accordi, si parla di istituzioni, si parla di "soluzioni tecniche", ma gli stipendi non arrivano, i soldi non ci sono (o meglio, forse sono in qualche altro luogo...) e i "poveri" pagano...
Ora basta con le chiacchiere, urgono soluzioni immediate e concrete, perchè abbiamo la nostra dignità da preservare. Quella dignità di non dover morire in un letto puzzolente perchè mancano lenzuola o pannoloni, quella dignità di non dover chiedere l'elemosina per poter mangiare, pur avendo un lavoro.

Art. 1.

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.


Art. 4.

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Art. 36.

Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.

Art. 32.

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.


L'articolo su chietiscalo.it


Share/Save/Bookmark
Questo blog non è una testata giornalistica in quanto aggiornato senza periodicità. Non può considerarsi quindi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.
Alcune foto, prese dal Web, sono ritenute di dominio pubblico; i proprietari contrari alla pubblicazione sono pregati di segnalarcelo.

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Please Obama, stop a new USA militar base in Italy! No army, food!