La situazione in due anni non è cambiata, a parte il “cilindro magico” in Via Spaventa. Io , nel frattempo, delusa dalla mancanza di risposte, sono approdata al meetup di Chieti. Ho scoperto che non sono sola ad essere delusa e quindi a protestare.
Tutti sanno che nelle ZTL di Chieti si può circolare, anche a velocità sostenuta, senza rischiare nulla se non di provocare danni alle persone. In molte strade non esistono marciapiedi e, laddove sono presenti, sono spesso invasi dalle auto in sosta selvaggia. Già è difficile per un pedone camminare per le vie del centro, figuriamoci per un disabile, per una famiglia con bambini e carrozzino, per gli anziani. La qualità della vita nelle città dipende soprattutto dagli spazi. C’è la Villa Comunale ma arrivarci diventa una missione impossibile. Molti cittadini sono portati a preferire la macchina anche perché andare a piedi è molto arduo.
Ormai si rischia la noia a ripetere tutte le cose non fatte da questa amministrazione in tema di traffico, tutte le iniziative dichiarate e non avviate: la gestione del traffico in centro, l’inquinamento dell’aria, la carenza di spazi pedonali, i parcheggi mancanti, le ZTL fantasma, i rischi di incidenti che i pedoni corrono ogni minuto.
Forse il Sindaco ha già abdicato alla speranza di rendere Chieti vivibile, ma io no. Io continuo a denunciare, a richiedere interventi, a cercare i vigili col radar, ad invocare l’istallazione di un misuratore della qualità dell’aria nelle vie del centro, a chiedere i rispetti dei divieti e dei regolamenti e spazi pedonali più ampi.
Se il Sindaco non può fare molto su questo, è il caso che lasci il suo posto a qualcuno che creda ancora possibile proporre regole e farle rispettare.
A quanto scritto nell'articolo aggiungerei che i cittadini residenti nel centro storico sono considerati a tutti gli effetti "di serie B", infatti dovendo necessariamente parcheggiare le proprie autovetture e non disponendo di nessuno titolo che riservi loro almeno il posteggio nelle aree a pagamento, gratuito o con quota forfettaria annuale, essi, tra cui il sottoscritto, si vedono sistematicamente costretti a rischiare il parcheggio in aree con divieto o riservate e, ovviamente con regolarità, si vedono recapitare le relative multe. Per noi residenti del centro storico parcheggiare entro una distanza accettabile dalla propria abitazione "sarebbe un diritto", ma non possiamo farlo nelle civili regole.
Eppure ci vorrebbe poco....