Ecco il nuovo show di Radio ChietiScalo.it, da oggi in onda sulla nostra web-radio
PILLOLE...
pochi minuti per stare in compagnia e tenersi informati.
Brevi flash di notizie tratte direttamente dal sito www.chietiscalo.it, in studio con la redazione di Chietiscalo.it ogni giorno, dal lunedì al venerdì, alle 16.00 una nuova puntata per discutere delle ultime notizie e dare spazio ai vostri commenti.
Buon Ascolto su RadioChietiScalo.it
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Pillole: il nuovo show di Radio ChietiScalo.it
Da un po’ di tempo sono in corso le prove tecniche di trasmissione di Radio Chietiscalo.it. Ora bolle in pentola un nuovo show, si chiamerà Radio Racconta dedicato al mondo del libro, ai racconti, alla fantasia e alle poesie, una idea curata da Maurizio Cantatore, Mara Miccoli e Paolo Miscia, con la gradita partecipazione della splendida voce di Anna Di Lena, autrice e interprete de “Il teatro dell’invenzione” e de “Il piccolo museo delle meraviglie”. Aspettiamo i vostri racconti e poesie, in tutti i formati che vorrete, anche audio, allegando una foto e la biografia.
Le prime due puntate sono già disponibili sul nostro canale radio. Sono dedicate alla lettura di alcuni racconti di Paolo Miscia, tratti dal libro Novanta metri quadrati.
A presto e buon ascolto su radio chietiscalo.it!
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Radioracconta: I racconti dalle voci degli autori
http://www.spreaker.it/show/candidati_sindaco_chieti
CANDIDATI SINDACO CHIETI su Spreaker
Seconda puntata di radio chietiscalo.it
Buon ascolto!
CANDIDATI SINDACO CHIETI su Spreaker
Puntata pilota di radio chietiscalo.it
Scritto da Roberto Di Monte, 17-03-2010 |
Via L'Aquila, un quartiere senza via d’uscita
Scritto da Vittorio Ramundi, 16-03-2010 |
CHIETISCALO.IT - Una realtà
Scritto da Mara Miccoli, 08-03-2010 |
Su facebook sta girando un video di “tanti” anni fa, tratto dalla trasmissione “il rosso e il nero”, precisamente dell'11 marzo 1993. Questa data vi ricorda qualcosa?
A giudicare dalla campagna elettorale in corso non sembra che i teatini se li ricordino quegli anni...
I teatini hanno la memoria corta...
Ci sono liste candidate che rivedono gli stessi nomi, gli stessi volti di allora...
Si usa ancora telefonare agli “amici” per chiedere il voto, o meglio, ora ci sono gli sms, facebook e tutte le nuove tecnologie che sono utilizzate all'occorrenza...
Sono tornati i faccioni esposti sui manifesti, attaccati dappertutto, e tutti dicono che loro saranno bravi, loro saranno migliori, loro “faranno”... Cosa cambierà?
I teatini hanno la memoria corta...
Scritto da Vittorio Ramundi, 06-03-2010 |
Pensate ai veri problemi di Chieti
Scritto da Roberto Di Monte, 06-03-2010 |
Hanno salvato la Polverini e Formigoni. E Angeloni? Siamo alla storia dei due pesi e due misure?
Scritto da Roberto Di Monte, 23-02-2010 |
Domenica 21 febbraio – chietiscalo.it ha incontrato il candidato a Sindaco Umberto Di Primio
Giovedì 18 febbraio – chietiscalo.it ha incontrato il candidato a Sindaco, Giustino Angeloni
Il patto di Chietiscalo.it e la firma del candidato Giustino Angeloni
La Teatinità non dipende dalla residenza o dal domicilio, la Teatinità una persona o la possiede o non la possiede.
Non ci sono mezze misure.
La Teatinità è quell’aspetto di una persona che le fa amare questa città, la Teatinità è la caratteristica di un amministratore nel risolvere i problemi di questa città!
Si gioca troppo, a mio avviso, su questa cosa.
Chi non è di Chieti, chi non fa niente per Chieti, chi parla e basta, non si può considerare Teatino, non sarà mai Teatino.
Teatinità significa affrontare questa città in tutte le sue sfaccettature, descrivere la realtà del luogo, significa avere un attaccamento a questa città.
La Teatinità ce l’hai dentro, ci nasci….non è cosa che si può acquisire!
Vittorio Ramundi
La teatinità
ai candidati a sindaco della città di Chieti
Questo è il nostro impegno.
Le nove richieste di chietiscalo.it ai candidati a sindaco di Chieti
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Futuro incerto per il Progetto In.Te., cambiamenti di programma troppo repentini
Scritto da Roberto Di Monte, 29-01-2010 |
La Cartiera scompare un po’ alla volta, un pezzo di storia della città che se ne va definitivamente nel silenzio generale.
Ex-Burgo: Demoliscono in barba all'art.153 del Testo Unico sulla Sicurezza
Il problema più importante? Il lavoro. Tutto dipende da questo perchè un cittadino che non lavora non consuma, grava sulle casse dello stato, si ammala di più (anche di depressione!), e naturalmente non "produce".
Precari sui tetti, precari in strada, e disoccupati, una marea di disoccupati senza futuro.
Precari statali, precari privati, ma anche occupati senza stipendio (Villa Pini insegna...).
E i politici teatini sono in piena campagna elettorale, battibeccando su inutili questioni...
Se ogni politico adottasse un precario, o un disoccupato, se si autotassasse o facesse stanziare aiuti concreti da parte delle istituzioni a chi è in difficoltà invece che fare solo chiacchiere...
Anche solo un precario in meno sarebbe una conquista!
Forse quando si "arriva in alto", quando si conquista un posto di prestigio ci si dimentica di cosa vuol dire fare la gavetta...
Forse tutta quella assurda burocrazia che sta dietro le decisioni "importanti" ha sovrastato i principi primari: la dignità umana, il diritto al lavoro, alla retribuzione.
"L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro" (precario, aggiungerei...)
Forse ci si scorda che dietro quei conti, quelle fatture, quegli affidamenti di incarichi esistono uomini e donne che sperano e aspettano pazienti di poter pagare le loro bollette...
Forse non si considera che acquistare una casa è diventato un privilegio, non un diritto, e migliaia di persone la perdono per non poter pagare il mutuo, dopo essere riusciti con molto sforzo ad andare dal notaio e ad ottenere quel tetto sulla testa.
I precari non hanno neanche questo. A loro il mutuo non lo concede nessuno!
E allora ci si "inventa" una soluzione, magari "in nero", per sbarcare il lunario, sperando di non essere "beccati" dai finanzieri, che forse chiudono gli occhi sui grandi evasori, ma sicuramente non su coloro che sono costretti dalle circostanze ad evadere il fisco per poter mangiare.
Campateci voi con 500, 600 o 800 euro al mese, quando ci si arriva!!!
Campateci voi senza stipendio, continuando ad andare a lavorare ogni mattina, facendo i debiti per poter mettere la benzina necessaria a recarsi sul posto di lavoro!
Lavoratori senza dignità, senza speranza, senza futuro.
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Adotta un precario
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Onore, dovere, responsabilità!
Assisto da diversi giorni a scontri, polemiche e battibecchi assurdi ed inutili che non servono alla città di Chieti.
È anche vero che siamo sotto elezioni, nel pieno della campagna elettorale, quindi diventa quasi fisiologico iniziare a “strillare” sui soliti temi che NON riguardano la città!
Purtroppo c’è da constatare che non si trattano i veri problemi. Pensate che nessuno dei candidati, finora, ha espresso il proprio pensiero verso la Ex – Burgo.
Esiste un comitato di cittadini che se ne interessa.
Pensate che nessun candidato ha espresso il proprio pensiero sulla realtà giovanile e su come inserirli nel mondo del lavoro.
Pensate che nessun candidato ha espresso il proprio pensiero verso l’aumento degli spazi verdi in città. Potrei andare avanti ancora ma preferisco fermarmi. Non sono un politico.
Lancio questa proposta (sicuro del fatto che nessuno la raccoglierà): i candidati sindaci e consiglieri dovrebbero, da adesso, esporre il proprio pensiero su questi temi per iscritto.
Cosa volete per la vostra città? Rendetelo pubblico sui siti di informazione locali e sui quotidiani.
“Verba volant, scripta manent”.
Non servono proclami o romanzi, bastano 4 o 5 punti fondamentali. È inutile proclamare, su un palchetto, opere enormi e fare promesse che poi non saranno mai mantenute.
Spero vivamente che si inizi a parlare di programmi e di intenti per Chieti, allo stesso tempo spero vivamente che si finisca con questi “litigi” che al cittadino non interessano più ormai da diversi anni!
Vittorio Ramundi
Ragazzi di Chieti
Una proposta che nessuno raccoglierà!
- 4) «impianto di incenerimento»: qualsiasi unità e attrezzatura tecnica fissa o mobile destinata al trattamento termico dei rifiuti con o senza recupero del calore prodotto dalla combustione. In questa definizione sono inclusi l'incenerimento mediante ossidazione dei rifiuti nonché altri procedimenti di trattamento termico, quali ad esempio i procedimenti del plasma, sempreché le sostanze risultanti dal trattamento siano successivamente incenerite.
La definizione include il sito e l'insieme dell'impianto di incenerimento, comprese le linee di incenerimento, i luoghi di ricezione e di stoccaggio, le installazioni di pretrattamento in loco, i sistemi di alimentazione in rifiuti, in combustibile e in aria, la caldaia, le installazioni di trattamento dei gas di scarico, le installazioni di trattamento o stoccaggio in loco dei residui e delle acque reflue, il camino, i dispositivi e i sistemi di controllo delle operazioni di incenerimento, di registrazione e di sorveglianza delle condizioni di incenerimento; -
Nell'area della Ex-Burgo l'ipotesi di un impianto di pirolisi o di biomasse (che di bio non hanno proprio niente!) ogni tanto torna alla ribalta. Il progettista e l'Assessore De Cesare ribadiscono che questi impianti sono stati esclusi dal nuovo Accordo di Programma, ma comunque se ne continua a parlare. Giorni fa, su un articolo sul Parco Scientifico Tecnologico, si parlava di un fantomatico impianto nel quale i fanghi di depurazione dovrebbero essere "cotti" a microonde, senza, a dir loro, emissioni di alcun genere. Che l'asino vola lo sanno tutti, no?
Tutto quello che brucia inquina. Emissioni di particelle che inquinano aria, terra e soprattutto noi esseri umani, direttamente o indirettamente. Aumento di tumori, di allergie, e di tantissime altre patologie.
Chieti Scalo anche oggi è alla ribalta per la scoperta dell'ennesima discarica abusiva. Tantissimi impianti di "recupero" rifiuti si trovano qui. La situazione non è forse già abbastanza critica per proporre nuovi impianti a rischio???
Basta con la pirolisi e gli altri impianti dai nomi roboanti!
Scritto da Roberto Di Monte, 17-01-2010 |
Una volta tanto una nota positiva! La discarica nel Parco Paglia a Chieti Scalo, a sole poche decine di metri dal prestigioso Hotel Parco Paglia, è stata rimossa o almeno è in fase di rimozione. Da un paio di giorni l’area che prima era recintata solo in parte ora lo è interamente e ci sono operai al lavoro. Stamattina, sabato 16 gennaio i lavori di pulizia della discarica (abusiva?) erano a buon punto e là dove c’erano cumuli di rifiuti non meglio identificati (principalmente calcinacci ed altri residui probabilmente inerti) ora si respira aria di pulizia.
L’intervento di bonifica segue una segnalazione di chietiscalo.it resa pubblica sul sito www.chietiscalo.it e sul canale di chietiscalo.it su facebook in data 10 gennaio e ripresa dal quotidiano “Il Centro” del 14 gennaio, prontamente raccolta da Silvano Primavera, presidente della società Parco Paglia spa.
Parco Paglia: da oggi è cantiere, non più discarica
Scritto da Roberto Di Monte, 10-01-2010
Parco Paglia in via Piaggio a Chieti Scalo, un gruppo di capannoni destinati ad artigiani e piccole imprese in cerca di nuovi spazi per espandere la propria attività. Decine di capannoni sono già pronti, tanti già occupati ed altri che verranno occupati a breve. Nel frattempo la domanda di nuovi spazi cresce ed è tutto pronto, presto inizieranno i lavori per la costruzione di nuovi (orrendi) cubi. Tutto pronto si fa per dire, per adesso di pronto c’è solo una barriera di lamiere che impedisce a chi percorre via Piaggio di scorgere quanto stia accadendo all’interno del sito.
Quello che non si vede da via Piaggio si vede però benissimo una volta entrati tra i capannoni già esistenti ed il panorama non è dei migliori. Siamo ad un centinaio scarso di metri dall’Hotel Parco Paglia e quello che i clienti dell’hotel possono vedere dalle finestre delle proprie camere non è certamente un bello spettacolo: gran lusso e sistemazione in quattro stelle circondati da orrendi capannoni, dallo scempio dell’area dell’ex zuccherificio e da una discarica di non meglio identificati materiali. Non è certamente il massimo.
Quanto alla discarica, non so se è stato autorizzato l’accumulo di rifiuti in quell’area, si tratta principalmente di materiali edili, cumuli di calcinacci, piastrelle di diverso materiale, mattoni, cemento, barattoli di vernice vuoti, sabbia, ghiaia, e lastre di altri materiali non meglio identificabili, che per disposizioni di legge non possono essere abbandonati sul terreno, anche se appartenente a privati, ma devono essere necessariamente smaltiti in discarica. C’è anche un piccolo cumulo di detriti di colore rosa, che potrebbe essere formato una qualsiasi porcheria, magari di materiale pericoloso per l’ambiente e per la nostra salute. Il tutto ai confini con il sito dell’Ex-Burgo che ricordo essere in fase di bonifica dall’amianto e da chissà quali altri residui.
“Vox Populi, Vox Dei” si dice in questi casi, e la gente dice che il sito dell’Ex-Burgo, quindi anche del terreno destinato a Parco Paglia, nel corso degli oltre 50 anni di vita dello stabilimento è stato oggetto di interramento di rifiuti di scarto della lavorazione della carta perché prima si faceva così, ma a parte le voci di popolo e le dichiarazioni di qualche vecchio dipendente Burgo, nessuno ha prove sufficienti per fare in modo che qualcuno intervenga.
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Parco Paglia: cantiere o discarica?
È rinato quel fermento giovanile che Chieti, forse, non ha mai conosciuto!
Ragazzi normalissimi che parlano, propongono, discutono, analizzano.
Chi meglio dei giovani ha la freschezza e la voglia di migliorare la propria realtà?!
Oggi questo accade. A Chieti!
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Chieti è ancora viva!
In questi giorni si fa un gran parlare di cosa diverrà l’ex-Burgo una volta terminati i lavori di bonifica del sito. In.Te. è il nome del progetto in fase di realizzazione, ma nessuno sa di cosa si tratti di preciso. Pannelli solari, scuola di volo, biomasse, pirolisi, tradotto in unica parola: confusione. E’ certo che c’è in atto una operazione che porterà a creare qualcosa di innovativo nell’area e che in qualche modo si cercherà di reimpiegare i lavoratori dell’ex-Burgo, ma quello che è incerto è il come verranno riutilizzate le forze lavoro ex-Burgo e se si tratterà eventualmente di lavoro a termine o di assunzioni a tempo indeterminato. Oppure se finirà come per la Ginori, che alla chiusura ha visto assumere in zona, da parte di chi ha rilevato il sito industriale dismesso, meno di una decina di lavoratori (nel silenzio dei sindacati).
Il clima di incertezza è stato creato ad arte, dire che verrà creato un impianto per la produzione di energia mediante pannelli solari è cosa ben diversa dal dire che l’energia verrà prodotta con biomasse o pirolisi; nel caso di pannelli solari sarebbero d’accordo cittadini e lavoratori, nel caso di biomasse o pirolisi sarebbero contenti i lavoratori (pochi, per un impianto di pirolisi ne servirebbero non più di una trentina) ma soprattutto gli imprenditori. A questo punto una cosa è chiara, con biomasse e pirolisi gli imprenditori guadagnerebbero tanto denaro e non possono permettersi di perdere l’occasione, anche a discapito di salute ed ambiente.
Allora cosa fare per non perdere il treno in corsa?
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Impianto di pirolisi nell' Ex-Burgo: Assessore De Cesare non sei solo, noi siamo con te!
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